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I 6 portieri più giovani ad aver esordito in Serie A

Pacchiarotti
A spingere gli allenatori a gettare nella mischia portierini giovani, spesso giovanissimi, non sono solo le qualità tecniche. Come la freddezza e la sfrontatezza, qualità che Simone Scuffet pare possedere in abbondanza. Il suo debutto in A a 17 anni con la maglia dell’Udinese ricorda molto da vicino quello di Gigi Buffon. Sfruttando la giornata di gloria del giovane portiere dell’Udinese, ecco la top six più pazza del calcio, quella dei portieri debuttanti più giovani di sempre.

L’unica classifica capace di affiancare miti come Gigi Buffon e Angelo Peruzzi a meteore quali Marco Pilato.

6. Marco Pilato: 18 anni

Più che una storia di calcio, quella di Marco Pilato è una vera e propria favola. Perché non si ricorda il caso di un portiere che riesca a debuttare in Serie A esattamente nel giorno d’ingresso nella maggiore età. Marco ci riuscì il 14 aprile 1991: prodotto del vivaio del Bologna, portiere titolare di una squadra Primavera che comprendeva tra gli altri anche il compianto Giuseppe Campione e Paolo Negro, Pilato ebbe la grande occasione quando Gigi Radice decise di affidargli la guardia dei pali di una squadra ormai virtualmente retrocessa in Serie B. Dal tunnel dello stadio Tardini di Parma uscì la sagoma di questo giovanissimo portiere, che festeggiò al meglio un compleanno storico. Fu la prima di sei presenze consecutive: il Bologna chiuse all’ultimo posto, Pilato incassò 16 reti e la sua carriera nel grande calcio terminò.

5. Angelo Peruzzi: 17 anni 9 mesi 27 giorni

Con il grande estremo difensore ex Roma, Juventus, Inter, Lazio e Nazionale, si entra nel ristretto novero di portieri capaci di debuttare nel grande calcio prima di essersi meritati… la patente. E come ogni futuro campione che si rispetti, anche nell’esordio di Angelo Peruzzi c’è l’immancabile mano del destino. È il 13 dicembre 1987 quando il 17enne Angelo riceve il più inatteso tra i regali di Santa Lucia, sebbene in circostanze drammatiche.

Al della partita tra Milan e Roma, il portiere giallorosso Franco Tancredi, ex milanista, è colpito da un petardo proveniente dalla Curva Sud. Tancredi stramazza a terra privo di sensi e viene immediatamente portato in ospedale. Liedholm fa preparare in tutta fretta il giovanissimo Peruzzi, prodotto del vivaio della Roma, promosso secondo portiere in estate dopo la cessione di Attilio Gregori. Il ragazzo non mostra il minimo segno di tensione, arrendendosi solo ad un calcio di rigore di Virdis. La gara verrà poi vinta a tavolino dalla Roma, mentre Peruzzi disputerà la prima delle sue 478 partite in Serie A.

4. Gianluigi Buffon: 17 anni 9 mesi 21 giorni

È storia nota. Nipote d’arte, essendo secondo nipote di Lorenzo Buffon, famoso estremo difensore del Milan anni ’60, il piccolo Gigi arriva nel vivaio del Parma a 13 anni, ma inizia da centrocampista. Va in porta per gli infortuni dei colleghi, e per lo stesso motivo avverrà il debutto tra i grandi.

Così dopo appena due stagioni e mezza tra Allievi e Primavera, Nevio Scala lo promuove terzo portiere della prima squadra, alle spalle di Luca Bucci e dell’esperto Sandro Nista. Il resto lo fa il destino: il 19 novembre 1995 Bucci si fa male nel riscaldamento. Scala sceglie Buffon, preferendolo a Nista, contro un avversario che si chiama Milan, Campione d’Italia in carica. Buffon para letteralmente tutto, volando da un palo all’altro e grazie a uscite temerarie. È l’inizio di un’epopea.

3. Luca Sepe: 17 anni 8 mesi 20 giorni

L’attuale portiere del Lanciano, nativo di Torre del Greco, 23 anni da compiere e cartellino ancora controllato dal Napoli, sembra avere tutte le carte in regola per tornare in pianta stabile nel calcio di vertice. Ma il ricordo è già storia.
28 gennaio 2009: già privo dell’infortunato Iezzo, il tecnico del Napoli Edy Reja affronta la difficile trasferta di Firenze affidandosi all’esperto Andrea Gianello. Ma il portiere veronese alza bandiera bianca dopo appena trenta minuti. Non resta che affidarsi al titolare della Primavera, presente in panchina.

È la giornata del napoletani, ma il gol di Gigi Vitale non basta: Santana e Montolivo bucano Sepe, e la Viola vince di misura. Poi Sepe comincia il giro d’Italia per fare esperienza: due stagioni a Pisa, con una finale playoff persa (e espulsione nella partita di ritorrno), poi quest’anno il salto in B a Lanciano, a suon di parate.

2. Simone Scuffet: 17 anni 7 mesi 1 giorno

La sua storia è molto simile a quella di Gigi Buffon: il titolare si fa male, e l’allenatore sceglie di puntare sul ragazzino, preferendolo al più esperto vice portiere. Ma Simone ha fatto pure meglio: perché il suo debutto è avvenuto con un paio di mesi di “vantaggio” su quello del più illustre collega, e perché a Bologna Simone ha avuto il privilegio di vedere vincere la sua squadra, senza dover compiere veri interventi.

Scuffet, nato solo sei mesi prima del debutto in A del portierone azzurro, è il classico prodigio: fisico da colosso, eppure ottima reattività tra i pali unito ad un buon senso della posizione, Simone a bruciare le tappe è abituato, avendo militato in Primavera in età da Allievi. Eletto miglior portiere all’ultimo Europeo Under 17, dice di ispirarsi ad Handanovic, che ha visto allenarsi dal vivo e di dover migliorare nella personalità.

1. Gianluca Pacchiarotti: 16 anni, 6 mesi, 12 giorni

Quello di questo portiere romano classe ’63 non è soltanto un record italiano, ma mondiale. Proprio così: nessun portiere nella storia del calcio di tutti i tempi ha esordito nella massima divisione in età così verde. La sua parabola calcistica assomiglia a quella di un film. 9 marzo 1980: in un Pescara con ormai un piede in Serie B si apre un’emergenza portieri.

Il titolare Piagnerelli è infortunato, al pari del vice Pinotti. Spazio all’estremo difensore della Primavera Pirri, che però si arrende nel finale della trasferta di Perugia. Al minuto 80 Pacchiarotti riscrive la storia del calcio giocando i dieci minuti più importanti di una carriera che lo vedrà in campo un’altra manciata di volte col Pescara fino al 1985. Una in particolare: il settembre 1984 Pacchiarotti sarà il primo portiere ad avere l'”onore” di subire un gol da Diego Maradona, in una partita di Coppa Italia. Al termine dell’incontro Diego si avvicinò a Gianluca e gli donò la maglia numero 10, che l’estremo difensore a sua volta, tempo dopo, regalò… pazzie dei portieri. Quando nel 1996 Gianluca Vialli e Gianfranco Zola passarono all’onore delle cronache per essere stati i primi calciatori italiani a dirigersi all’estero (Chelsea di Londra) non vi fu nulla di più di un clamoroso falso. Pacchiarotti, già dieci anni prima (1986-87) era approdato alla Bundesliga, con la casacca dello Schalke 04 Gelsenkirchen. Il club è uno fra i più grandi sodalizi tedeschi: sette volte campione di Germania (1933-34, 1934-35, 1936-37, 1938-39, 1939-40, 1941-42, 1957-58), quattro volte vincitrice della Coppa nazionale (1936-37, 1971-72, 2000-01, 2001-02) e una della Coppa UEFA (1996-97)… ai danni dell’Inter.

[Fonte]

 

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