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Luca Bucci: la preparazione precampionato del portiere

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di Luca Bucci (allenatore dei portieri professionista ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere. Con l’Italia fu vice-Campione del mondo al Mondiale di calcio Usa 1994).

Durante la preparazione precampionato, il primo approccio con gli atleti che andrò ad allenare è di conoscenza. Con chi già conosco sono facilitato in questo compito, almeno sotto l’aspetto delle abitudini, della personalità, ecc. Un’altro aspetto parallelo è la conoscenza delle qualità atletiche del portiere che allenerò, tramite test atletici d’ingresso come opto jump, real power con sensore per calcolo delle curve di forza massima, potenza, ecc. In questo caso mi avvalgo della tecnologia con il supporto dei preparatori atletici.

Con la stessa importanza degli aspetti precedenti, effettuo una valutazione delle qualità tecniche, per questo mi avvalgo dell’aiuto delle immagini che ti fanno capire molto su eventuali difetti o carenze. Una volta ottenuto ciò che voglio, avrò la possibilità di aiutare al meglio il portiere, organizzando sedute di allenamenti specifici per ogni atleta, in base alle esigenze riscontrate. Questo è il primo obbiettivo che mi pongo nella stagione che affronterò.

COSTRUZIONE FISICA ATLETICA.

COSTRUZIONE TECNICA.

Diciamo che nella prima fase della stagione do molta importanza a questi due aspetti, ma dipende sempre quale obbiettivo abbia per il portiere, non sempre tutti gli atleti sono uguali e il mio obbiettivo è migliorarli. Con i test fisici e atletici posso fare una scheda personale nella quale ci saranno esercizi di prevenzione, muscolazione per arti superiori, inferiori, addominali, dorsali, core, mobilizzazione, propriocettiva, rapidità, ecc.

La “costruzione” tecnica è la tecnica di base.
Presa: alta, al petto, bassa.
Tecnica per parata: bassa, mezza altezza, su palla rimbalzante, alta, in presa e con deviazione.

Considero la tecnica di base molto importante per un portiere, più si affina, o si migliora, migliore sarà il rendimento dell’atleta, perché il gesto tecnico eseguito bene ti permette di essere efficace e ridurre i margini di errore. Ho la fortuna di lavorare con uno staff di altissimo livello che mi permette di migliorare con un confronto giornaliero, soprattutto di integrare il mio lavoro con quello della squadra, quindi i portieri sono spesso sollecitati in situazioni reali di gioco con temi specifici. Cerco di distribuire i carichi di lavoro in modo equilibrato nella fase di pre campionato, cercando di fare quattro allenamenti di carico e uno di scarico. Ecco uno specchio esemplificativo.

PRIMO ALLENAMENTO

  • Muscolazione arti superiori.
  • Tecnica di base.

SECONDO ALLENAMENTO

  • Prevenzione.
  • Tecnica e situazioni di gioco.

TERZO ALLENAMENTO

  • Propriocettiva.
  • Seduta di forza in palestra o a carico naturale.

QUARTO ALLENAMENTO

  • Muscolazione arti superiori.
  • Tecnica e situazioni di gioco.

QUINTO ALLENAMENTO

  • Scarico.

La seduta di forza la seguo personalmente, mi avvalgo dei consigli del preparatore atletico e assieme a lui scelgo la direzione delle esercitazioni, in generale nella fase di preparazione cerco di fare una prima fase di costruzione per poi andare nello specifico forza massima o F.potenza, nella settimana tipo cerco di fare una seduta a inizio settimana (potenza, contrasto) e una il giorno della partita (veloce).

La componente aerobica nel ruolo ha poca rilevanza, ma per l’evoluzione del ruolo, il portiere deve avere un minimo di allenamento e soprattutto deve saper correre. Usare bene gli appoggi del piede nella corsa, in uno scatto fuori area di 10,20,30mt per anticipare un avversario, significa essere più o meno veloci, quindi risolvere oppure no una situazione di pericolo. Nella fase di preparazione nei primi 10 giorni effettuo interventi di corsa tipo intervallata, durante il campionato, il portiere di solito lo impegno nella corsa con la partecipazione ai possessi palla, nella fase della preparazione capita spesso, durante la settimana tipo un paio di volte.

Gli allenamenti li organizzo anche base alle esigenze della squadra, ma come dicevo prima, anche le necessità de portiere vengono prese in considerazione nella programmazione della seduta di allenamento.

Faccio un esempio:

quando ho la necessità di allenare le uscite alte, faccio un lavoro tecnico, successivamente due portieri saranno impegnati in una partita in un campo di una lunghezza di circa 40mt, larghezza del campo regolamentare, due porte, due squadre da quattro giocatori e quattro giocatori che in zona franca sui quattro angoli del campo saranno adibiti ad effettuare dei cross. I portieri inizieranno sempre le azioni cercando con un rilancio con le mani o un rinvio con i piedi (qualità tecnica importante da allenare), indirizzando il pallone verso i crossatori e i giocatori attaccheranno e difenderanno in una partita. Così i portieri si alleneranno in una situazione estremamente reale sia per loro che per i compagni di squadra.

Ho cercato di capire quali sono gli eventi più frequenti della partita del portiere per cercare di creare un modello di allenamento che avesse un senso, faccio un esempio per farmi capire meglio:

in carriera non mi è mai capitato che un avversario mi dicesse dove avrebbe calciato….quindi mi sono chiesto: ha senso allenare il portiere, se non per la tecnica, con conclusioni dove sia a conoscenza della traiettoria del tiro!? NO.

Tendo a studiare ciò che succede in campo e capire quelli che sono i tempi delle giocate della categoria nella quale gioca il portiere che alleno, in base a questo sviluppo un tipo di allenamento il più possibile “situazionale”. Ma il “situazionale” migliore il portiere lo vive allenandosi contro i compagni di squadra. E’ complicato per un preparatore dei portieri ripetere le giocate dei giocatori di calcio, ma non è complicato conoscere la velocità di esecuzione.

Per terminare cerco di sintetizzare il mio pensiero, la mia “filosofia” di lavoro, il portiere deve prendere decisioni istantanee e idonee, essere rapido di piedi, gambe e pensiero, forte in generale nel fisico e nella mente, essere capace di trovare posizione ideale, equilibrio posturale e agire senza commettere errori tecnici…..facile!

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