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Bologna, favola Santurro: esordisce in Serie A e ferma la Roma

Il terzo portiere dei rossoblù non aveva mai giocato neanche in B. Consigliato a Donadoni da Bucci, è il protagonista assoluto del pari con i giallorossi.

C’era una volta un ragazzo di ventisei anni con i guantoni alle mani, un pipistrello sul petto e un sogno nella testa: giocare in Serie A. Difficile, però, se non hai mai calcato neanche una volta i campi di Serie B. A meno che non ti chiami Antonio Santurro da Parma e non sei il terzo portiere del Bologna. Contro la Roma, con Mirante squalificato e Da Costa non al meglio, Donadoni gli regala una chance. Lui ringrazia, mette la solita maglia di Batman sotto la divisa e… para.

QUANTE PARATE — Cinque minuti e Schick lo impegna dal limite, si distende e devia in corner. Ancora una manciata di minuti: De Rossi svetta di testa sul calcio d’angolo di Kolarov e Santurro ci mette il piede e un briciolo di fortuna. Due belle parate che sono il preludio al vantaggio rossoblù firmato da Pulgar. Lui non si scompone e chiude ancora lo specchio, anche se sul gol del pari di Dzeko non è apparso irresistibile. Ma blinda la porta fino al 94′ e si guadagna la palma del protagonista del match del Dall’Ara.

LA SCOMMESSA DI BUCCI — Classe 1992, cresce nelle giovanili del Parma e trova spazio in Serie D alla Bagnolese e in Serie C tra Savoia, Juve Stabia, Melfi e Siracusa. In Sicilia conquista subito tutti una parata dopo l’altra e si merita la grande occasione. Luca Bucci, preparatore dei portieri del Bologna ed ex allenatore delle giovanili dei ducali consiglia a Donadoni il ragazzo che aveva allenato ai tempi del Parma. La società gli offre un contratto annuale (poi prolungato fino al 2020) e lui si allena con serietà. Fino a quando le sliding doors del calcio si aprono davanti a lui.

I COMPLIMENTI DI DONADONI — “È un ragazzo splendido – racconta Donadoni nella conferenza stampa prepartita – e a livello di professionalità rientra di sicuro tra i migliori tre giocatori che ho conosciuto in carriera. E non solo da quando sono allenatore. Agli allenamenti arriva sempre prima, è sempre pronto a lavorare ed è attento ad ogni piccolo particolare. Contro la Roma avrà la sua chanche, se l’è guadagnata con il duro lavoro. E a livello qualitativo parliamo di un portiere affidabile”. Ora se n’è accorto anche Di Francesco.

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