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Viva lo sponsor!

Nuove frontiere..

Il guardian.co.uk ha pubblicato un piccola curiosità, ecco la traduzione del testo:

A qualche anno fa abbiamo preso in considerazione le squadre che riempiono i loro kit con loghi degli sponsor ‘, e questa settimana abbiamo avuto un nuovo ingresso per il titolo di Most Team sponsorizzati 2009.

Siamo dei ragazzi Under-13 del team di Bara, in Svezia, chiamata Bara GIF”, scrive l’allenatore Bara GIF, Jimmy Henriksson. “Abbiamo 14 sponsor sulle nostre magliette, 13 diversi (sul retro ci sono due degli sponsor dello stesso tipo), e sui pantaloncini abbiamo quattro loghi, due sponsor uguali davanti e due dietro“.

Il resto di noi dovranno accontentarsi di questa fotografia impressionante:

Bara (Svezia)

Dopo la decisione di Shane Supple, in Inghilterra è scattata la ricerca di quei giocatori che hanno abbandonato il calcio in modo così frettoloso. L’articolo ricorda, inoltre, la storia di Espen Baardsen, un altro portiere che decise di abbandonare il calcio a soli 25 anni (un mondiale e portiere del Tottenham):

Mi sono stufato di giocare. Una volta che hai giocato in Premier League ed una Coppa del Mondo, hai visto tutto. Ho fatto quello che volevo fino a quando o potuto e voluto. Mi sentivo insoddisfatto intellettualmente, ho voluto viaggiare per il mondo.”

Ora lavora per una società di gestione patrimoniale.

[Fonte]

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Giovane portiere si ritira per amore del gioco

Shane SuppleLa notizia non è recentissima, da qualche settimana il giovane portiere Shane Supple (Ipswich Town) ha dichiarato che smetterà di giocare a calcio. Ancora più sorprendente è stata la motivazione di tale scelta:
” il calcio non è quello che ho pensato che sarebbe stato e che in fondo al mio cuore non è questo tipo gioco che volevo. Non ho intenzione di andare al lavoro tutti i giorni cercando di convincermi che è così , quindi è il momento giusto per me di smettere. “

I suoi (ex)compagni di squadra dicono che sia “uno con la testa sulle spalle, è’molto maturo per la sua età, ed è anche molto intelligente. A Ipswich, la sua opinione era sempre presa in considerazione. Quando i giocatori più anziani erano alla ricerca di qualche feedback da parte dei membri più giovani della squadra, Shay era il primo ad essere interpellato. E’ sempre stato preso considerazione, non solo all’interno del club, ma anche nella sua patria, l’Irlanda. In realtà,  è stato spesso indicato come il successore di Shay Given, come numero uno della nazionale”.
Nel calcio di oggi è difficile leggere una notizia del genere, oltre alla passione è evidente che si rinuncia a grandi quantità di denaro, fama e gloria. Eppure, il giovane (ex)portiere irlandese ha rinunciato a tutto questo.
Buona fortuna.