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La partita vista dai pali: in Lazio-Chievo Sorrentino para tutto

di Giovanni Albanese (www.bordocampo.net).

“Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti” ebbe a dire Geoge Bernard Shaw. Poi, però, succede che qualcuno la storia la scrive insieme a due-tre, forse quattro generazioni insieme, esprimendo tutta la propria maturità in un ruolo, come quello del portiere, che trova nell’equilibrio tra esperienza e incoscienza la sua espressione migliore.

Succede che per l’ennesimo week end di calcio il protagonista sia lui, Stefano Sorrentino, che nel Chievo vive una delle stagioni più belle e produttive della sua carriera, malgrado sia prossimo ai 38 anni. Questa volta, contro la Lazio, i suoi interventi valgono l’intera posta in palio: ben otto le parate provvidenziali dell’estremo difensore nello specchio della porta, che resta così inviolata. Il portiere del Chievo risponde presente sulle palla alte e basse, sui tentativi dal limite e da posizioni ravvicinate, è davvero ovunque.

Del week end non passa certo inosservato l’affetto di tutto il Mapei Stadium nei confronti di Gianluigi Buffon, accompagnato dagli applausi nel suo rientro in campo dall’intervallo, dopo aver festeggiato sabato il suo trentanovesimo compleanno. Il numero uno della Nazionale fa una doppia parata straordinaria, poco dopo, su due tiri da posizione ravvicinata di Politano e soprattutto Matri.

Protagonista assoluto di un’altra prestazione a pieni voti è Joe Hart, che firma un paio d’interventi di grande reattività nel primo tempo e si mostra molto attento nel secondo sulle conclusioni di Kessie e Gomez. L’estremo difensore granata si esalta sul finale, compiendo un paio di miracoli in controtempo su Kurtic e Petagna. Non male anche il suo avversario di giornata, Berisha, bravo a controllare delle palle basse indirizzate in porta da Iago Falque e due punizioni di Ljajic nel secondo tempo. Le tre parate nello specchio della porta di Berisha valgono, insomma, le otto di Hart, quest’ultimo chiude in vantaggio anche la percentuale dei passaggi riusciti, 65% contro il 55%, preferendo sempre la giocata vicina per far ripartire la manovra. Il portiere atalantino, a differenza del britannico, sceglie spesso la giocata lunga e riesce a servire un compagno libero in diverse occasioni.

Il peso specifico del ruolo del portiere sta tutta dentro nella prestazione di Posavec in Napoli-Palermo. Il portiere rosanero tiene a galla i suoi sfoderando una serie d’interventi provvidenziali, poi commette l’errore decisivo sulla rete del pari avversario. Il calcio è davvero un gioco strano e per i portieri qualcosa di più. 

LE ALTRE PARTITE VISTE DAI PALI

CAGLIARI – BOLOGNA

Rafael – Buona gara tra i pali, sbaglia qualche appoggio di troppo.
Mirante – Gioca leggermente al di sotto delle sue potenzialità.

 

FIORENTINA – GENOA

Sportiello – Non è il migliore esordio con la maglia della Fiorentina. Non sempre perfetto negli interventi, da rivedere anche nelle reti subite.
Lamanna – Anche lui incappa in una giornata negativa, condividendo tanti errori con la propria linea difensiva.

 

CROTONE – EMPOLI

Cordaz – Si fa trovare pronto quando chiamato in causa e alla fine contribuisce al successo della sua squadra.
Skorupski – Non ha grandi responsabilità nelle reti subite, ma non è certo protagonista d’interventi brillanti nel corso della gara.

 

SAMPDORIA – ROMA

Puggioni – Ottimo intervento sul finale su Totti, ma non è certo perfetto in occasione delle due reti subite.
Szczesny – Miracolo su Fernandes e sul finale su Djuricic, poche responsabilità sulle reti subite.

 

UDINESE – MILAN

Karnezis – Pecca in reattività sulla rete di Bonaventura, gestisce bene il resto del match.
Donnarumma – Si rende protagonista in almeno due-tre interventi decisivi. Attento sulle uscite, un po’ meno sulle reti subite.

 

INTER – PESCARA

Handanovic – Bene sulle uscite alte, non perfetto su qualche palla bassa.
Bizzarri – Buon approccio al match, gioca di esperienza con i piedi e non sbaglia le uscite.

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