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L’allenamento in altura

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2XPNcR5UTeg[/youtube]

L’allenamento in quota SERVE? Oppure si vogliono emulare gli atleti che vivono da sempre sugli altipiani e vincono? E se serve, per quali discipline è più utile?

Prendiamo spunto dalla notizia pubblicata da Mediagol sul periodo pre-campionato di 10-13 giorni in altura. Sostanzialmente esistono due approcci di lavoro:

  • LiveHigh-TrainHigh (LHTH, vivi in alto, allenati in alto)
  • LiveHigh TrainLow (LHTL, vivi in alto, allenati in basso)

Prima di cominciare nel dettaglio a spiegare i due metodi di lavoro, ricordiamo gli adattamenti fisiologici:

  • Diminuzione della pressione parziale di ossigneo porta ad una intensificazione di eritropoiesi (processo di formazione dei globuli rossi): stimolazione della sintesi di globuli rossi e maggior trasporto di ossigeno
  • Spostamento a destra della curva di dissociazione dell’emoglobina
  • Aumento sintesi ATP
  • Incremento attività enzimi respiratori tissutali
  • Migliora anche il sistema tampone
  • Chi vive in altura possiedono nel sangue una maggiore quantità di 2,3 DPG che diminuisce l’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno

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[Nike]La pratica è tutto!

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Sul nuovo blog della Nike (Studium) è apparso il primo post e a fare gli onori è Spike Lee. Da sempre l’artista afro-americano è stato un appassionato di sport (in particolar modo del basket) tanto da comparire in numerosi spot insieme al suo amico Michael Jordan ad inizio anni ’90.

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Didattica delle uscite alte: 2.4: Esercizi propedeutici per le uscite alte

Es. 4:

L’allenatore (A) calcia una palla e contemporaneamente chiama un numero (due) di uno dei tre giocatori-portieri (1 – grigio; 2 – rosso; 3 – bianco), posizionati in corrispondenza del primo palo, centro porta e secondo palo a circa 10 mt. dalla linea di porta. Il portiere (P) andrà ad intervenire sulla palla(P1), chiamando il colore corrispondente al giocatore 2 (rosso), che in precedenza era stato chiamato da A .

di Ferdinando Scarpello

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Didattica delle uscite alte: 2.3: Esercizi propedeutici per le uscite alte

L’allenatore (A) mostra un cinesino colorato (rosso)al portiere (1), il quale ne dichiarerà il colore. Successivamente il collaboratore/allenatore (B) calcia una palla in direzione della prima sagoma posta fuori dal primo palo. Il portiere farà il suo intervento (2), attaccando la palla prima che questa superi la sagoma; ovviamente il portiere non deve muoversi in anticpo, perchè la palla potrebbe essere calciata verso il secondo palo, quindi la ricezione sarà effettuata in un’altra zona.

di Ferdinando Scarpello

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Didattica delle uscite alte: 2.2 Esercizi propedeutici per le uscite alte

 

Es. 2:

Il portiere (1) esegue una capovolta avanti e contemporanemente l’allenatore (A) lancia una palla alta nella zona di uno dei due conetti (blu o rosso). Non appena il portiere individua la palla, dichiarando il colore del conetto (rosso) corrisponente alla direzione della palla,uno dei due giocatori (B o C), in questo caso B andrà a pressare il portiere durante l’intervento. Il portiere in base ai tempi e le difficoltà dell’azione eseguirà il gesto tecnico più opportuno.

di Ferdinando Scarpello

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