![](https://www.ilnumero1.it/wp-content/uploads/2010/07/air-body-germania.jpg)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2XPNcR5UTeg[/youtube]
L’allenamento in quota SERVE? Oppure si vogliono emulare gli atleti che vivono da sempre sugli altipiani e vincono? E se serve, per quali discipline è più utile?
Prendiamo spunto dalla notizia pubblicata da Mediagol sul periodo pre-campionato di 10-13 giorni in altura. Sostanzialmente esistono due approcci di lavoro:
Prima di cominciare nel dettaglio a spiegare i due metodi di lavoro, ricordiamo gli adattamenti fisiologici:
Sul nuovo blog della Nike (Studium) è apparso il primo post e a fare gli onori è Spike Lee. Da sempre l’artista afro-americano è stato un appassionato di sport (in particolar modo del basket) tanto da comparire in numerosi spot insieme al suo amico Michael Jordan ad inizio anni ’90.
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[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NIBwdHkY_Os[/youtube]
In esclusiva per i lettori del blog, il video dell’allenamento dei 3 portieri del Real Madrid sotto la guida dell’allenatore dei portieri Xabier Mancisidor.
Es. 4:
L’allenatore (A) calcia una palla e contemporaneamente chiama un numero (due) di uno dei tre giocatori-portieri (1 – grigio; 2 – rosso; 3 – bianco), posizionati in corrispondenza del primo palo, centro porta e secondo palo a circa 10 mt. dalla linea di porta. Il portiere (P) andrà ad intervenire sulla palla(P1), chiamando il colore corrispondente al giocatore 2 (rosso), che in precedenza era stato chiamato da A .
Continua a seguire la didattica.
L’allenatore (A) mostra un cinesino colorato (rosso)al portiere (1), il quale ne dichiarerà il colore. Successivamente il collaboratore/allenatore (B) calcia una palla in direzione della prima sagoma posta fuori dal primo palo. Il portiere farà il suo intervento (2), attaccando la palla prima che questa superi la sagoma; ovviamente il portiere non deve muoversi in anticpo, perchè la palla potrebbe essere calciata verso il secondo palo, quindi la ricezione sarà effettuata in un’altra zona.
Continua a seguire la didattica.
Il portiere (1) esegue una capovolta avanti e contemporanemente l’allenatore (A) lancia una palla alta nella zona di uno dei due conetti (blu o rosso). Non appena il portiere individua la palla, dichiarando il colore del conetto (rosso) corrisponente alla direzione della palla,uno dei due giocatori (B o C), in questo caso B andrà a pressare il portiere durante l’intervento. Il portiere in base ai tempi e le difficoltà dell’azione eseguirà il gesto tecnico più opportuno.
Continua a seguire la didattica.